Taekwon-Do

 
 
 
                           TAE       KWON       DO

Taekwon-Do significa letteralmente “Arte del combattimento con mano e piede”. Tae significa stare ritti, pronti a saltare per calciare o colpire col piede, Kwon significa essenzialmente pugno, o distruggere con la mano o il pugno, mentre Do è l’arte, la giusta via lastricata dai santi e dai saggi del passato.

Nella Corea del 600 a.C. esisteva già l’arte della lotta senza armi, il cosiddetto Tae Kyon. Il merito dello sviluppo e della diffusione del Taekwon-Do e della sua filosofia in Corea va attribuito alla nobiltà guerriera del regno di Silla: gli Hwarang. Il valore eccezionale di quest’arte marziale fu riconosciuto da Chin Hung, re di Silla, nel sud-ovest della Corea odierna, che fondò il Hwarang Do (tradotto con "La via della fratellanza degli uomini") e lo perfezionò sia fisicamente, sia mentalmente. In epoche successive il Taekwon-Do venne trascurato e quasi dimenticato: soltanto alcuni maestri lo tramandarono a pochi allievi interessati. Nel nostro secolo si è ricominciato a praticare il Taekwon-Do con maggiore interesse, tanto da renderlo disciplina Olimpica dimostrativa già dal 1988 e disciplina ufficiale dal 2000. L’antica arte marziale è diventata accessibile a un pubblico più vasto. Il Taekwon-Do classico praticato oggi conserva in generale gli ideali d’allora.

Caratteristiche fondamentali sono l’ampio repertorio e l’efficacia delle tecniche di gamba; con il tempo, il sistema delle tecniche eseguite con i piedi è stato ampliato con tecniche altrettanto efficaci eseguite con le mani.

Oggi il Taekwon-Do può essere praticato da chiunque si ponga in modo adeguato di fronte ad esso e ne sappia apprezzare i vantaggi, elementi essenziali del normale addestramento alle arti marziali.

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